lunedì 15 luglio 2013

Del titolo e dei personaggi – Kevlar [parte 3]

Prosegue il tour dei personaggi principali. Oggi è il turno di uno dei miei beniamini: Kevlar.


È il membro più giovane del gruppo dopo Elisabeth e il figlio naturale di Hawk.
Non ha mai conosciuto sua madre, né si è mai spiegato perché una donna dovrebbe volere un figlio da uno come Hawk, che non concorre esattamente per il trofeo di genitore dell'anno.
Detesta suo padre per ciò che fa, ma come ogni figlio allo stesso tempo ne cerca l’approvazione e si tormenta perché non riesce ad essere ciò che il padre vorrebbe: un guerriero forte, capace di andare all’assalto del nemico e sconfiggerlo in un gretto corpo a corpo.

Ma Kevlar di costituzione non è adatto alla prima linea e si limita dapprima a smontare e ripulire le armi, diventando poi un vero esperto di meccanica e in seguito, con l’arrivo dei primi sistemi computerizzati, anche di informatica.
È inoltre un ottimo cecchino grazie alla sua vista di 11/10 all’occhio destro; dal sinistro invece è quasi completamente cieco.

Kevlar è un personaggio che mi diverte un sacco (mi diverte soprattutto torturarlo, purtroppo per lui) perché è molto sarcastico, quello che in ogni situazione, specialmente nelle meno opportune, ha la battuta pronta, spesso o molto tagliente o molto volgare; ma il suo modo di fare spavaldo nasconde in realtà un grande senso di inadeguatezza nel confronto con gli altri membri del gruppo che lo ignorano e lo tengono alla larga.

Tutti meno che Liz, che diventa la sua ancora di salvezza. Prima perché è contento che ci sia qualcuno più debole di lui, ma poi sviluppa dei sincero affetto nei suoi confronti, anche se un po’ morboso (e Liz non ne è molto felice).

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